Sabato 15 settembre famiglie, alunni e autorità alla primaria Don Milani e alle Guidotti Presenti gli assessori al Welfare Urbelli e alla Scuola Cavazza
Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno scolastico che entrare in una scuola più accogliente e ridipinta? Se gli ambienti scolastici sono stati resi più belli grazie al lavoro volontario di genitori, cittadini attivi e richiedenti asilo accolti nei Centri di accoglienza straordinaria di Modena, che per settimane hanno lavorato fianco a fianco, l’impresa ha sicuramente un valore anche in termini di coesione sociale.
È quanto è accaduto nell’Istituto Comprensivo 7 dove i genitori delle scuole primarie don Milani e delle secondarie di primo grado Guidotti sono stati affiancati da molti richiedenti asilo nella tinteggiatura dei plessi scolastici.
Terminati i lavori in tempo per l’avvio dell’anno scolastico, sabato 15 settembre famiglie e studenti, volontari e autorità festeggeranno il risultato raggiunto grazie all’impegno di tanti. Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto di Modena Maria Patrizia Paba, gli assessori del Comune di Modena al Welfare Giuliana Urbelli e alla Scuola Gianpietro Cavazza, dirigenti scolastici, famiglie e i richiedenti asilo che hanno partecipato all’attività.
Quattordici le aule ridipinte alle don Milani, insieme ad alcuni spazi comuni, mentre alle Guidotti i lavori di tinteggiatura hanno interessato 18 aule, oltre a tutti i laboratori, i corridoi e le scale, per un totale di oltre 3.000 metri quadrati di superfici. Iniziati a giugno i lavori si sono svolti durante l’estate e complessivamente hanno visto impegnati oltre 130 genitori e 80 beneficiari dei progetti di accoglienza provenienti dai Cas di Modena (gestiti da Ceis, L’Angolo, Porta Aperta, Caleidos, Papa Giovanni XXIII e Pobic) coordinati dall’assessorato al Welfare. Diversi volontari si sono particolarmente impegnati nell’attività, come Diamond e Draken che provengono dalla Nigeria e Alhassane arrivato dalla Costa D'avorio che hanno preso parte per oltre un mese all’iniziativa o Lamine del Gambia e Thierno del Burkina Faso che non hanno fatto mancare il loro assiduo contributo.Presupposto alle attività di volontariato che coinvolgono i richiedenti asilo, promosse da varie associazioni insieme all’assessorato al Welfare, è il Protocollo che il Comune di Modena ha sottoscritto con Prefettura, Ufficio Scolastico Regionale e Arcidiocesi per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. Centinaia i richiedenti asilo che sino ad oggi sono stati coinvolti in decine di attività di volontariato.